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lunedì 18 aprile 2016

Un altro viaggio


È sempre così, le cose da fare sono troppe.

Guardo il calendario e mi prende l'affanno. Il tempo stringe, le scadenze incombono, la sensazione di non potercela fare è lì, pronta a prendermi alle spalle.

Ma è tempo di partire, anche se i preparativi rappresentano, in fondo, altre cose da fare.

Tuttavia, il viaggio sospende ogni cosa. Congela l'ansia, rimanda l'impellente quotidiano.

Lo spostamento non è solo nello spazio, in un altro luogo, diverso e ricco di meraviglie, o almeno di promesse. Si sposta anche l'anima, abbandonando le preoccupazioni, le scadenze, i piccoli e grandi impegni. Per qualche giorno entro nel corpo del viaggiatore. Come tale, avrò il diritto e il dovere di andar leggero, non solo fisicamente.

Dunque si parte, una splendida ricreazione dalla routine.
Un pezzo di sogno fatto realtà.
Un altro viaggio.

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